Le donne rumene e bulgare che lavorano nei campi italiani nei quali si coltivano la frutta e la verdura vendute in tutta Europa, lasciano i loro figli a casa con le nonne per mesi o addirittura anni. È un’esperienza dolorosa per i bambini che diventano «orfani bianchi».
Gli insegnanti e i presidi bulgari e rumeni parlano di una tristezza di fondo che può sfociare in rabbia. Alcuni studenti hanno difficoltà a concentrarsi in classe e rischiano di abbandonare gli studi.
Secondo una ricerca appena pubblicata in romeno, nel 2022 più di mezzo milione di bambini nella sola Romania ha avuto almeno un genitore che lavorava all’estero.
Anche per le madri è penoso e faticoso stare lontane dai figli. A causa dello stress, possono insorgere disturbi psicologici e psichiatrici che richiedono cure specialistiche, come accade nell’Ospedale psichiatrico di Iași.
Le madri lontane racconta qual è il prezzo reale dell’agricoltura intensiva, basata sullo sfruttamento delle vite delle donne dei paesi dell’Est. Il reportage è stato realizzato in Sicilia, Basilicata, Puglia, Romania e Bulgaria, con interviste a braccianti, psicologhe, storici, sindacalisti, presidi e insegnanti.
Il reportage è stato realizzato tra Calabria, Sicilia, Basilicata, Puglia, Romania e Bulgaria, con interviste a braccianti, psicologhe, storici, sindacalisti, presidi e insegnanti.
Le foto e i testi sono stati pubblicati da Al Jazeera, IrpiMedia e Azione.